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Post-pandemia: un’opportunità per le prenotazioni dirette?

Il Covid-19 è stato un democratico evento eccezionale a carattere planetario che ha colpito oltre misura il mondo del turismo e l’indotto correlato. Sebbene la luce in fondo al tunnel si intraveda, vi è incertezza sulla velocità e sugli impatti complessivi della ripresa, in particolare in segmenti come i viaggi internazionali, il business e i gruppi.
 
Se guardiamo da una certa prospettiva la situazione attuale, possiamo ipotizzare nuove opportunità per il futuro. Negli ultimi anni, per esempio, gestire la distribuzione alberghiera è stato un rebus difficilmente risolvibile: le strade del dumping e della creatività tariffaria si sono rivelate infinite. 

Ecco “la ripartenza” è l’occasione perfetta per gli hotel per praticare una migliore, e più sana strategia di distribuzione a lungo termine. I dati recenti sulle mutate abitudini degli ospiti dopo il Covid, forniscono anche agli hotel motivo di cauto ottimismo.
 
I viaggiatori si sono “preimposti” di modificare alcune abitudini.

Attenzione, la letteratura e la psicologia è ricchissima di teorie che indicano che cambiare il comportamento di una persona è difficile; le persone sono creature abitudinarie. Gli accademici stimano che il 45% dei nostri comportamenti quotidiani siano abituali, provocati da inneschi di cui non siamo a conoscenza e attuati istintivamente.
 
L’intero pianeta uscirà da un momento mai vissuto nell’era contemporanea. Le nostre vite hanno cambiato forma; moltissimi si sentono esausti e sopraffatti e le nostre vecchie abitudini sono tutte andate in crisi. I viaggiatori sono diventati più ansiosi e con il ritorno del turismo stiamo già assistendo a tendenze nei processi di prenotazione che sembrano positive per gli albergatori.

Dopo un lungo periodo di perdita di quote di mercato a favore di OTA e terze parti, gli hotel stanno vedendo il canale diretto ricevere una maggiore attenzione. Le incertezze dei viaggi intra e post-Covid rendono gli ospiti desiderosi di una comunicazione diretta con l’hotel. 

Il rapporto sulla distribuzione degli hotel di Skift di novembre 2020 ha affermato che gli albergatori stanno segnalando aumenti di oltre il 10% per il canale Voce , con ospiti che chiamano per porre domande sulle politiche di pulizia recentemente implementate, sulla disponibilità dei ristoranti interni e sullo stato della mobilità e delle attrazioni della zona. Gli ospiti stanno imparando che anche la prenotazione diretta può offrire massima flessibilità e vantaggi sulle tariffe, un aspetto che attribuivano alle sole OTA .
 
Sembra che nei prossimi 12 mesi il cambiamento delle abitudini e delle preferenze dei viaggiatori possa consentire agli albergatori di capitalizzare il rapporto con i loro potenziali ospiti incrementando le prenotazioni dirette. Un’opportunità da sfruttare, forse l’ultima!
  
In un ambiente dinamico con diverse incognite da affrontare, flessibilità ed efficienza diventano fondamentali. Le aziende che possono prendere decisioni più rapidamente, evitando approcci ministeriali e semplificando le procedure, saranno le più avvantaggiate. Allineare l’ ecosistema operativo alla comunicazione, al marketing e alla strategia di commercializzazione, è il vero punto di ripartenza. 

Le sfide del prossimo triennio sono importanti, ma per una volta possiamo immaginarci un futuro, è rinata la speranza!

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