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Hub Digitale del Turismo – PNRR del Governo

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La notizia è che il Governo intende destinare oltre 2 miliardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza al Turismo.

Vediamo in dettaglio di cosa di tratta. (Le seguenti informazioni sono prese dalle slide della presentazione del Ministro Garavaglia nel corso della Conferenza Stato Regioni del 21 Aprile 2021)

La strategia proposta per questo settore è incentrata sulla crescita della competitività delle imprese del settore turistico attraverso:
a) la trasformazione digitale dei servizi;
b) l’innovazione organizzativa e
manageriale;
c) la crescita qualitativa degli standard di fornitura;
d) il superamento della frammentazione che caratterizza la promozione e la commercializzazione dell’offerta ricettiva italiana anche attraverso la creazione di una piattaforma unica e integrata a livello nazionale.

Gli investimenti previsti a questo fine sono inglobati in tre macro azioni:

  • Un Hub del Turismo digitale per innovare e collegare digitalmente l’offerta e la promozione del turismo in Italia;
  • Concentrare la potenza di impatto attraverso un Fondo Integrato per la competitività delle imprese turistiche destinato ad incoraggiare la nascita di nuove imprese turistiche e lo sviluppo della capacità competitiva del tessuto imprenditoriale e al sostegno, e resilienza delle imprese esistenti;
  • Il Progetto Caput Mundi- rivolto a promuovere il Turismo Nazionale attraverso i Grandi Eventi.

    Il budget allocato a questa parte della componente è pari a 2.400 miliardi di euro.

    Le tre azioni in ottica sinergica

    Le azioni previste per questa componente hanno una valenza sinergica poiché tendono a trasformare l’attuale crisi in opportunità di rinascita, attraverso la rimozione di barriere, la ricostruzione dei siti e delle strutture per renderle più sostenibili, la digitalizzazione dell’informazione turistica, la rivisitazione dei
    percorsi turistici, il recupero di complessi culturali ed il rilancio dell’economia turistica nazionale.
    Al fine di attirare più turisti internazionali, anche fuori stagione, c’è la necessità di migliorare le strutture ricettive, la cui qualità è molto eterogenea nei diversi territori e non sempre rispondente al numero di stelle o ai certificati di qualità.
    Questa situazione è anche il risultato di un diffuso sotto-investimento sulle strutture ricettive, che deve essere contrastato per aumentare l’attrattiva dell’Italia. Gli investimenti nell’innovazione, nella sicurezza, nella digitalizzazione e nell’aumento del livello qualitativo dell’offerta saranno cruciali per tutti gli operatori e le imprese del settore ricettivo se vogliono sopravvivere sul mercato.

    A questi aspetti si è dato risposta con il “Fondo integrato per la competitività delle imprese turistiche”, la cui messa a sistema consentirà di:
  • a) aumentare la qualità dell’ospitalità turistica con investimenti finalizzati
    alla sostenibilità ambientale e alla riqualificazione;
  • b) migliorare immobili ad alto potenziale turistico al fine di valorizzare l’ospitalità italiana di eccellenza;
  • c) sostenere investimenti innovativi e incoraggiare processi di aggregazione delle imprese; d) facilitare l’accesso al credito per gli imprenditori del settore.

    Fondi Integrati per la competitività delle imprese turistiche (1.786 milioni):

    Per consentire agli operatori di accedere alle risorse del Fondo sono state previste diverse forme di intervento:
  • Credito fiscale (530 milioni): per aumentare la qualità dell’ospitalità turistica con investimenti finalizzati alla sostenibilità ambientale (fonti rinnovabili a minor consumo energetico) alla riqualificazione e all’aumento degli standard qualitativi delle strutture ricettive italiane.
    Verrà prevista una percentuale di Fondo perduto per incentivare gli investimenti in un periodo complesso come quello post Covid.
  • Fondo di Fondi BEI (Turismo Sostenibile 748 milioni): Fondo ad effetto leva 1:3 capace di generare più di due miliardi di investimenti nelle aree:
    a) del turismo di montagna sia per infrastrutture sia per servizi ricettivi;
    b) del settore Business e dell’offerta turistica top quality;
    c) nel turismo sostenibile e nell’upgrade dei beni mobili e immobili connessi
    all’attività turistica. Il Fondo può raccogliere capitale attraverso la partecipazione ad iniziative delle istituzioni finanziarie europee per concedere crediti agevolati al settore turistico al fine di sostenere investimenti sopradetti innovativi da parte di imprese che offrono servizi al turismo e per incoraggiare i processi di aggregazione delle imprese.
  • Potenziamento del Fondo Nazionale del Turismo (150 milioni) destinato alla riqualificazione di immobili ad alto potenziale turistico, in particolare degli alberghi più iconici, al fine di valorizzare l’identità dell’ospitalità italiana di eccellenza, e favorire l’ingresso di nuovi capitali privati, altri fondi pubblici.
  • Sezione Speciale Turismo del Fondo Centrale di Garanzia (358 milioni) per facilitare l’accesso al credito per gli imprenditori che gestiscono un’impresa esistente o per i giovani che intendono avviare una propria attività.

    La pandemia Covid-19 ha accelerato l’adozione di tecnologie digitali nel settore turistico, che sarà sempre più importante per gestire la richiesta di prenotazioni più flessibili, offerte su misura per le esigenze dei visitatori, pacchetti sicuri e sani e un’elevata diversificazione.

    Alle azioni di rilancio delle strutture è stata quindi affiancata una misura volta – attraverso la creazione di un Hub del turismo digitale – a migliorare il coordinamento, a livello nazionale, delle azioni di promozione delle destinazioni turistiche. Con questa importante innovazione si darà risposta anche all’insufficiente digitalizzazione dei servizi di promozione e marketing, attraverso la creazione di un ecosistema digitale per la gestione integrata ed unitaria dell’informazione, promozione e marketing dell’offerta turistico-ricettiva italiana.

    In sintesi:
  • I’Hub Digitale del Turismo rappresenta un progetto strategico per la digitalizzazione del settore e per l’ecosistema inter-istituzionale che sarà chiamato a lavorarci.
  • Già dai prossimi mesi, e poi in una prospettiva di medio-lungo periodo – l’obiettivo è mettere a disposizione degli operatori del settore, un portafoglio di servizi digitali e di opportunità (si pensi, ad esempio, all’enorme potenziale legato all’analisi dei dati dei comportamenti dei turisti), che possano aiutarli nel migliorare significativamente la loro offerta su scala nazionale e, soprattutto, internazionale.
  • Un lavoro che necessariamente passerà per una profonda e continua interlocuzione con le Regioni.
    Il nostro obiettivo è quello di valorizzare e mettere in rete tutto il lavoro che le singole Regioni stanno già sviluppando per valorizzare l’offerta del patrimonio che c’è nei nostri territori. Adotteremo su questo un metodo di lavoro ben preciso, basato sulla co-progettazione delle iniziative e delle proposte con gli attori regionali.
  • La visione è sicuramente di lungo termine, con un approccio strategico. In questa prospettiva,
    stiamo prendendo le mosse dal piano 2017-20 e dal lavoro seguente del gruppo interregionale sulla digitalizzazione. Di qui, anche la rilevanza dell’investimento (stimabile in circa 100 milioni per i prossimi 5 anni), su questo che può essere considerato come il programma di digitalizzazione messo in campo dal Ministero.
    o Tuttavia, saremo sin da subito concreti ed operativi, per assicurare un impatto ed un sostegno immediato al settore. L’iniziativa prevede infatti soluzioni e servizi che verranno progressivamente messi a disposizione dalla piattaforma digitale, immaginando di partire da alcune aree di particolare criticità. Penso, ad esempio, a tutto il tema della gestione della sicurezza nei luoghi di vacanza per
    la prossima estate, piuttosto che ad iniziative per operatori turistici strutturalmente più deboli, o iniziative specifiche per i lavoratori del settore come le guide turistiche.
    La terza azione (500 milioni) volge un’attenzione particolare al patrimonio turistico del Paese sfruttando il volano dei grandi eventi che interesseranno il Paese iniziando dal Giubileo del 2025 e della Ryder Cup del 2022.

    Attraverso Caput Mundi – si è inteso cogliere un’importante opportunità per sviluppare un modello di turismo sostenibile in uno dei poli di maggiore interesse turistico a livello nazionale e in connessione all’evento giubilare. Si vuole creare un itinerario turistico nazionale che muovendo dalla Capitale porti il Turismo lungo i percorsi nazionali spesso meno noti ma non meno unici.

    L’occasione è preziosa perché le vie che da Roma hanno percorso secoli di storia portano in tutta Italia e non è più possibile non offrire al turista un percorso che lo porti dalla Capitale alle altre meravigliose Regioni nazionali troppo spesso limitate ad un turismo di nicchia. Caput Mundi indica il centro del Mondo e per un Turista l’Italia deve rappresentare un brand di rinascita dalla crisi pandemica, di recupero della vita di esperienza di rinascita. Iniziamo a proporre una offerta differenziata per tipologia di turista, dal pellegrino, alla famiglia, al turismo di lavoro, al turismo esperienziale, al turismo di avventura a quello eno-gastronomico.

    Il progetto mira anche alla formazione e alla creazione di nuovi posti di lavoro nel settore turistico per gestire i complessi restaurati. L’obiettivo è quello di alleviare la congestione delle grandi attrazioni culturali (overtourism), dei principali siti archeologici e musei, ma anche delle chiese dei centri storici. Inoltre sarà
    sviluppata una APP turistica dedicata a tutte le azioni svolte, quale contenitore di informazioni turistiche, culturali e logistiche.
    Le città avranno l’occasione di presentarsi in una veste rinnovata più verde e più fruibile anche grazie allo sfruttamento delle tecnologie digitali che consentiranno di gestire meglio gli accessi ed i percorsi.
    Verrà infine riconciliata la vocazione turistica con la vita dei cittadini con progetti di inclusione e partecipazione attiva e con l’ampliamento dei flussi turistici alle zone periferiche.
    Concludendo le linee d’azione proposte nel PNRR coniugano strategie di recupero e azioni di sostenibilità e allo stesso tempo contribuiscono alla transizione ad un’economia verde dei viaggi e del turismo da riconoscere come il percorso per una crescita sostenibile e resiliente.
    Le azioni destinate alle imprese si integreranno con le azioni destinate alla componente cultura (quali i Borghi e gli attrattori culturali) offrendo una efficace sinergia tra offerta Turistica e Culturale rafforzando le azioni di rilancio di tutto il comparto turistico del Paese.

Fonte slides:

COMPONENTE M1C3: Cultura e turismo 4.0 Conferenza Stato Regioni 21 aprile 2021
On. Ministro Massimo Garavaglia

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