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Caro Albergatore ti scrivo

Caro albergatore ti scrivo, così mi distraggo un po’.
Il 2021 è iniziato ormai da tempo,  ma qualcosa ancora qui non va! Non si può uscire di casa, compreso quando è festa.

E c’è chi ha messo dei sacchi di ipocrisia davanti alla sua coscienza. Si sta a fare call per intere settimane e son tanti quelli che hanno sempre qualcosa da dire, rubando per il tempo che rimane.

Ma la televisione ha detto che il nuovo anno porterà un recovery plan,  tutti quanti stiamo già aspettando.

Ci ridaranno i Natali e le Pasqua rubate, e compiremo il compleanno ogni due anni.

Riconosciuta al genio di Lucio Dalla la citazione dovuta, vorrei dirti che ci siamo, se la televisione ha detto che il 2022 sarà l’anno della ripartenza io voglio crederci. Sai, caro albergatore, che sono sempre un tantino realistico, quindi ti consiglio di chiamarlo l’anno della convalescenza, mentre spero che questi due anni persi siano serviti a prendere consapevolezza che il turismo ha bisogno di lungimiranza, imprenditoria vera e persone giuste al posto giusto.

Dopo ogni ciclo negativo si aprono delle opportunità per i “sopravvissuti”, ora ci vuole il coraggio di prendere qualsiasi cosa per le corna.

Attenzione, caro albergatore, che li fuori ci sono tanti Maresca pronti a fotterti. L’opportunità deve esserci per te e non per i furbi che ti diranno che ci sono montagne di soldi per fare la qualunque.

Credo che accadrà, sta già accadendo, pensa invece ai fondamentali, pensa al percorso non lasciarti indurre in tentazione dalle soluzioni facili, dalle mirabolanti strategie del consulente di turno.

Non fidarti di Maresca, fidati del tuo istinto, non dalla tua voglia di recuperare tutto in fretta.

Fra poco si apre il casinò e tu sarai l’invitato speciale, giocati bene i quattro spiccioli che hai salvato, pensa al tempo non come un nemico, ma come un alleato.

Se becchi il Maresca di turno che ti dice puntare tutto sul 17, pensaci bene (il 17 non è numero a caso).

Caro albergatore, nonostante qualche volta mi fai incazzare, ti voglio bene.

Cordialmente Antonio Maresca

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